Il Team Riparativo
Lo sguardo riparativo per leggere e gestire i conflitti a scuola
La scuola è un sistema complesso: le relazioni che lo compongono si esprimono anche attraverso il conflitto.
Apprendere a gestire i conflitti che fisiologicamente permeano le relazioni è una competenza chiave di cittadinanza che l’Europa ha codificato quando ha definito le Life Skills.
Ma non è oggetto di apprendimento curricolare (curricolo esplicito). Né per gli insegnanti né per gli allievi.
La mancata attenzione a questo aspetto produce ambienti di vita sgradevoli dai quali si cerca di fuggire al più presto e, soprattutto, fornisce a tutti gli attori - e specialmente agli alunni - modelli di interazione indesiderati che diventano parte integrante del curricolo implicito.
Secondo il noto detto:
A scuola non impari quel che ti insegnano. Impari quel che ti fanno. (Anonimo)
Secondo l’approccio della Giustizia Riparativa, termine forse improprio con cui si traduce il concetto di Restorative Justice, nella comunità educante della scuola il conflitto diventa un’occasione di apprendimento. E la soluzione del conflitto è contenuta nei confini di una comunità che si considera capace. Non è spostata all'esterno. Ai professionisti della cura o della legge.
Le pratiche riparative propongono un cambiamento di paradigma: interrogano il contesto scolastico in merito a spazi, tempi, relazioni, apprendimenti e orientano la rilettura dell’intero sistema di gestione del conflitto e del relativo impianto sanzionatorio.
Lo sguardo sistemico ed ecologico “ripara” linguaggi e strumenti: la sanzione è sostituita dalla riattribuzione di significati e dalla trasformazione dei tradizionali modelli di interazione.
Il percorso descritto qui è destinato ad allestire il Team Riparativo della Scuola come organismo permamente e ad accompagnarlo in un percorso che usi la transizione digitale per condividere il prodotto del proprio pensiero e le relative pratiche comuni.
Kintsugi