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Il Cantiere

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Il Cantiere

La metodologia che orienta i percorsi descritti nei relativi documenti è quella del Cantiere di formazione.
I contenuti teorici sono collegati progressivamente alle esperienze concrete dei partecipanti.
Non si tratta di Seminari o Convegni e non è un'ordinaria attività di docenza (dove uno si siede tranquillo perché tanto le cose possono essere interessanti, ma non lo riguardano e non deve farci niente).
Non ci sono relatori ed esperti. Non si viaggia a senso unico.
Da una parte c'è un gruppo di professionisti (i membri delle diverse comunità professionali) i quali possiedono esperienze concrete, hanno un bagaglio di idee e convinzioni e una determinata preparazione; e dall’altra parte c’è una persona (il ripulitore) che offre sollecitazioni e occasioni di revisione e riordina le idee.
Il Cantiere si fonda su una premessa documentata nella letteratura specialistica della formazione degli adulti e nota nella pratica quotidiana: gli adulti imparano a pezzi e bocconi; con un approccio “mordi e fuggi”; riordinando le conoscenze, più che aggiungendone di nuove; rivisitando il proprio operato da nuovi punti di vista piuttosto che applicando regole acquisite dall’esterno.
Soprattutto imparano se, a tratti, si spostano dalle condizioni di equilibrio delle loro abitudini e credenze quotidiane per ritrovare nuovi equilibri più utili rispetto a nuove situazioni.
I partecipanti sono considerati gruppi di ricerca-azione e di “riflessione nel corso dell'azione”, più che destinatari di apprendimento passivo. L’attività è condotta con un approccio partecipativo che introduce gradualmente gli argomenti a partire dalle reali condizioni di esperienza dei partecipanti. Non si tratta di un’attività di docenza, insomma, ma dell’allestimento di un ambiente di apprendimento inclusivo il cui oggetto sono i partecipanti stessi e i loro stili di lavoro.



Page last modified on May 06, 2024